PROGETTO PEDAGOGICO

Il gioco e la creatività  nei processi di apprendimento, la costruzione della personalità e la bellezza del meravigliarsi di fronte al nuovo sono caratteristiche che appartengono allo  0/6 e meritano una progettualità educativa che consideri il bambino nell’intero arco temporale. Per questo le società Essequadro e Colorado insieme, intendono promuovere il sistema integrato 0/6 con il servizio di Nido e di Scuola dell’Infanzia che supporti una progettualità di vasta portata, estesa sulla scala temporale prolungata di sei anni. Le specificità del Nido e della Scuola dell’Infanzia si esprimono nell’accurata attenzione alle relazioni umane e l’uguaglianza delle opportunità per cui i contesti educativi progettati  sono contesti della complessità e delle differenze che tengono conto delle relazioni umane.

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Contesti che negli orari extrascolastici vogliono facilitare relazioni intense tra le generazioni e tra le tante diversità che sempre più abitano la nostra comunità, rendendo gli spazi del Nido Scuola luoghi di aggregazione e di cura.  Un pensiero speciale è dedicato ai lattanti, quei bambini che iniziano il nido tra i 4 e i 9 mesi, ai quali sono garantite risposte personalizzate di cura soprattutto per quanto riguarda i bisogni fisiologici del sonno e del pasto.  Crediamo che promuovere relazioni, apprendimento e autonomia dei bambini sia possibile creando luoghi e tempi in cui ognuno si senta a proprio agio, libero di esprimere i propri pensieri e di vivere la socialità e lo stare in gruppo senza forzature, sicuro che il proprio fare sia importante per la costruzione della propria conoscenza e per la crescita del gruppo.

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IL VALORE DELL’EDUCAZIONE

Fondamentale è la dimensione dell’educazione, intesa non come mera trasmissione dei saperi, ma sempre più caratterizzata come predisposizione di contesti favorenti la crescita e l’apprendimento soggettivo e di gruppo Ciascuna età va vissuta con compiutezza, distensione e rispetto per i tempi personali. Senza accelerazioni, né  anticipazioni,. 

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Ciascun bambino, con la sua unicità e diversità, deve essere al centro dell’azione educativa e protagonista del suo percorso di sviluppo. Uno degli elementi strutturanti l’educazione è la comunicazione vissuta come processo di reciprocità, nel quale l’alterità e l’ascolto rappresentano il presupposto per stare insieme e anche per acquisire il valore della democrazia come il criterio base della convivenza.

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BILINGUISMO

I bambini per loro natura si esprimono attraverso una molteplicità di linguaggi: giocano con la lingua che usano e nel contempo acquisiscono maggiore dimestichezza con modalità altre di esprimersi, di comunicare, di stare al mondo. Secondo Dodman (studia  l’ecologia del linguaggio e del multilinguismo) ogni volta che c’è un uso veicolare di una lingua la costruzione di un cervello plurilingue rende in grado di costruire anche altri saperi, quello ad esempio matematico, storico ecc. Da molti anni ormai è nostro intento offrire ai bambini dal Nido alla Scuola occasioni di ascolto e familiarizzazione  con lingue altre nella quotidianità delle esperienze. La complessità culturale e il plurilinguismo sono una “ricchezza difficile” che richiede nuove competenze e muove forme di incontro e di scambio tra figure professionali e genitori, tra genitori, tra bambini, sollecita la conoscenza del mondo, apre orizzonti, pone nuove sfide alla vita democratica e assicura la capacità di adattarsi ai cambiamenti. E’ così che consentiamo l’avvio di un processo di formazione verso una mente flessibile ed anche “plurale e pluralistica” sul piano sociale.

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Essequadro sia al Nido che alla Scuola dell’Infanzia accoglie un team educativo composto da facilitatori di lingua inglese che , in stretta connessione e dialogo costanti con gli educatori, fanno vivere ai bambini l’immersione in un contesto bilingue, internazionale e multiculturale, senza perdere mai la dimensione di quotidianità e naturalezza. Al Nido e alla Scuola vengono inoltre invitati i nonni per guidare le esperienze dei bambini nell’orto e in  falegnameria, per giocare a scacchi, a dama e a carte  o per impastare in cucina. A loro viene chiesto di portare fra le mura del servizio la cultura e le tradizione riconoscendo anche al dialetto il valore di una lingua diversa. Attirare l’attenzione sulle lingue, creare contesti nei quali si possono usare più lingue consente di riconoscere il patrimonio culturale di ogni bambino, di sviluppare abilità comunicative diversificate, di sollecitare curiosità e desiderio di esplorazione.

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UN NIDO IN CAMPAGNA

Il Nido e la Scuola sono immersi tra le bellissime campagne di Santa Croce, a 200 metri dal meraviglioso Parco di Santacroce che appena aprirà le sue porte alla cittadinanza noi avremmo l’occasione di raggiungerlo a piedi.  Lo spazio esterno retrostante sia del  Nido che della scuola  è accessibile dal parcheggio e da ogni sezione, protetto dai rumori della strada grazie alla barriera acustica, accoglie querce secolari e altre tipologie di alberi abitati da una vasta varietà di uccelli che vi nidificano; Il Nido è separato   dalla campagna da un cancello che rappresenta una possibile soglia di attraversamento e accesso alla vastità della natura.  La scuola dell’infanzia si affaccia sul boschetto di Santa Croce e sul centro abitato della piccola frazione. In entrambi i servizi vi sono tronchi di varia grandezza spostabili dai bambini consentendo rotolamenti, spostamenti e la realizzazione di percorsi motori sempre diversi. Un grande tronco accoglie le arrampicate dei bambini e le loro esplorazioni tattili e sensoriali. Una parte di giardino è divisa da sedute in legno alternate da piante cespuglio di ibisco così da creare uno spazio dedicato, circoscritto in cui si trova la cucina di fango progettata e costruita dalle educatrici e dai genitori e un vecchio tavolo che raccoglie gli utensili da cucina portati da casa dai bambini che raccontano pezzi di storia e di tradizione. Ogni area verde ospita una serra progettata e realizzata da educatrici e genitori; l’orto progettato e curato dai bambini,  utensili per il giardinaggio, carrelli e carriole. 

Si privilegia l’ esplorazione e l’ osservazione della natura con costanti riferimenti ai ritmi e ai cicli temporali, si allenano i concetti logico matematici di classificazione e previsione; si possono mangiare frutti e verdura che si raccolgono. Lo spazio verde, la campagna e l’orto insieme  creano una biodiversità sollecitatrice di domande, ricerche e saperi inattesi. Allora Fuori,  non è solo lo spazio dell’avventura, ma anche degli apprendimenti sia formali che informali attraverso l’esperienza diretta degli oggetti e dei materiali, consente attraversamenti personali, è ricco di possibilità ma soprattutto consente di destrutturare le proposte educative restituendovi autenticità L’immaginazione del bambino che gioca in un ambiente naturale adotta tutti gli elementi che l’esterno offre e li utilizza in maniera attiva e costruttiva: sassi, pietre, terra, fango, acqua, erba. Le suggestioni di questo ambiente, poi, sono anche fatte di rumori, odori e forme meno materiche come nuvole, vento, pioggia. E’ esattamente questo suo aspetto selvaggio, apparentemente disordinato e non predefinito ma al tempo stesso armonico, a incentivare l’esplorazione, a promuovere la curiosità dei bambini e a tenere alta la loro concentrazione

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LA CUCINA COME ATELIER DEL GUSTO

L’alimentazione ha assunto nella nostra società molteplici significati che riguardano in modo sempre più ampio il benessere delle persone. Una corretta alimentazione sin dall’infanzia, è ormai risaputo, contribuisce in modo determinante a promuovere la tutela della salute e a prevenire patologie anche nell’età adulta.
Vogliamo  valorizzare l’idea che l’alimentazione significhi salute, piacere, cultura per mettere in condizione i bambini di vivere appieno il linguaggio del gusto.
L’attenzione ai menù, ricchi, vari ed equilibrati nei loro aspetti nutrizionali, l’attenzione verso la qualità del cibo e i produttori con cui condividere scelte di valore, sono aspetti centrali della cultura alimentare che si vuole diffondere.
La cucina interna come Atelier del gusto offre ai bambini la possibilità di scoprire i sapori attraverso il fare e il cucinare; la presenza di orti nei giardini del Nido e della Scuola contribuisce a rendere i bambini partecipi dei processi di coltivazione degli ortaggi e preparazione dei cibi facendo uso dei prodotti raccolti sentendosi così protagonisti delle proprie scelte. Il momento del pranzo è un’occasione di apprendimento di comportamenti sociali e di educazione alimentare. 

I bambini hanno la possibilità di riconoscere i propri gusti, le differenze tra gli alimenti, sperimentare nuove situazioni, provare nuovi alimenti e per i più grandi dedicarsi all’apparecchiatura. Condividere un pranzo significa investire sulla socializzazione e conoscenza degli altri. In un clima conviviale, seduto accanto agli amici, si creano quelle condizioni ottimali che rinforzano il senso di partecipazione alla vita in comune: a tavola si parla, si ascolta, si ride, si impara a stare bene insieme. L’adulto è vicino ai bambini, sostiene la partecipazione, propone e condivide le regole da rispettare, incoraggia la scoperta dei sapori e del piacere per i cibi perché lui stesso assaggia, prova e assapora anche e soprattutto i cibi non conosciuti. Il momento del pranzo è una situazione ben pensata e organizzata per creare una circostanza ricca di significati in un’atmosfera piacevole. E così, di fronte ad una tavola accuratamente predisposta, ci si avvicina all’estetica e all’etica del cibo.

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